Il quartiere Darsena-Gulli, un museo en plen air

Ritorna Sottocasa nell’edizione 2023: sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023 a Ravenna

 

Sottocasa_23 – Film di famiglia, fotografia storica e contemporanea, site specific e visite guidate è un evento che si svolge in due giornate sabato 7 e domenica 8 ottobre a Ravenna proponendo percorsi culturali in quartieri generalmente posti al di fuori del circuito artistico consolidato della città, un intervento artistico decentrato, che disegna nuove mappe culturali e crea relazioni inedite.

Questa quinta edizione realizzata dall’Associazione Sguardi in camera si focalizza sulle immagini, fisse e in movimento, coinvolgendo più linguaggi e realtà del territorio.

Dai ragazzi delle magliette gialle – Lavori in comune attraverso un laboratorio che ha portato alla realizzazione di un’installazione site-specific in piazza Medaglie D’oro. Ad una mostra di fotografie che accosta opere di due giovani autori, Aliy Soltan e Nias Zavatta, che hanno indagato la realtà urbana del quartiere Darsena-Gulli con immagini tratte dagli archivi privati di famiglie dello stesso quartiere, dall’archivio storico della CMC,  col proposito di creare un percorso nella via Lanciani e via Fiume, con esposizioni en plein air riappropriandosi di spazi inusuali, inadatti. Fino alla proiezione di un film, In Darsena, realizzato interamente con pellicole amatoriali di cineamatori ravennati sulla Darsena con accompagnamento musicale dal vivo da Giovanni Sandrini (chitarra) e Tiziano Negrello (contrabbasso).

Sottocasa_23 si sviluppa in via Lanciani, via Fiume e in Piazza Medaglie d’Oro

Clicca sul pulsante per vedere la mappa dettagliata delle foto e delle installazioni

Ti ascolto

Installazione per occhi in ascolto, realizzata nel corso del laboratorio 2023 per “Lavori in Comune – Magliette Gialle” del Comune di Ravenna.

Piazza Medaglie d’Oro – Ingresso aperto

“Abbiamo lanciato una sfida a nove ragazzi partecipanti al laboratorio delle Magliette Gialle 2023: vi interessa ascoltare gli altri? Siete curiosi di capire? Siete empatici? Li abbiamo messi di fronte a quattro persone reali, quattro testimoni, che hanno raccontato una parte della loro vita, spiegato scelte, visioni del mondo, che avevano in comune l’apparenza al quartiere Darsena-Gulli. Abbiamo chiesto ai testimoni di scegliere delle fotografie che li rappresentassero, parte dei loro archivi privati, e anche di confrontarsi con le “magliette gialle”. Non è stato facile per tutti noi, ascoltare in silenzio, soffermarsi ad osservare, cercare di comprendere le scelte che sono state fatte nel corso della vita, infine cercare di rappresentare con le fotografie, e le parole questa esperienza”

Questa installazione è stata pensata e progettata da: Lucrezia Gaia Caivano, Giulia Calorendi, Alex Faggioli, Lisa Fontana, Emma Lucaroni, Alice Menegatti, Vittoria Micelli, Vanessia Aizeghode Richard, Rares Tugui.

 

Foto del gruppo che ha creato l'installazione Ti ascolto, per sottocasa 2023, Darsena-Gulli, Ravenna

In Darsena

film di Sguardi in camera; montaggio Milena Fiore e Silvia Savorelli

La Darsena di Ravenna vista e raccontata dal cinema amatoriale e di famiglia, a partire da pellicole girate nel 1940. Un film realizzato interamente con pellicole 9,5mm, 8mm e super8 provenienti dai cineamatori ravennati che hanno aderito alle campagne di raccolta di Sguardi in camera.

Il film è sonorizzato dal vivo da Giovanni Sandrini (chitarra) e Tiziano Negrello (contrabbasso).

Centro Sociale La Quercia – piazza Medaglie d’Oro

 

Fuori casa

mostre fotografiche

visita guidata alla scoperta del quartiere Darsena – Gulli e al percorso espositivo di via Lanciani e via Fiume, alla presenza dei curatori, degli autori e testimoni: domenica 8 ottobre, ore 15:00, ritrovo in via Lanciani 6

Fotografie di

Aliy SoltanOne Day in Gulli

Nias Zavatta(A)simmetrie apparenti. Cosa vedo nell’altro?

Archivi privati famiglie del quartiere Darsena – Gulli e dell’archivio storico della CMC

 

Aliy Soltan Toumi fotografa il quartiere Darsena-Gulli da molto vicino, è in mezzo alla scena, partecipa così ai riti urbani della comunità di amici, musicisti, videomaker. La sua fotografia diventa il racconto dei diversi scenari del quartiere, ripresi in modo immersivo, facendo parte del contesto da esplorare. Il quartiere Gulli è un luogo fondamentale per la sua crescita personale e artistica, gli ha permesso di mettersi in gioco perché valuta le fotografie più difficili da scattare e proprio quelle che si ispirano ad una situazione considerata poco interessante, come il proprio quartiere o la propria casa, che costringe il fotografo a vedere con occhi diversi.

Aliy Soltan è nato a Ravenna nel 1999, cresciuto in Italia a Ravenna, con genitori immigrati. Il padre, Mustapha, è tunisino originario delle Isole di Kerkennah, mentre la madre Monika è ungherese di Budapest. Per questo fattore di “mescolanze” Aliy Soltan spesso non si sente appartenere ad un luogo preciso semmai un “cittadino del mondo”. Afferma di avere avuto la fortuna di poter crescere in 3 luoghi diversi del mondo, 3 paesi geograficamente vicini ma totalmente lontani a livello architettonico/culturale: Italia, Tunisia e Ungheria. A Ravenna Aliy Soltan collabora con artisti di ogni genere, musicisti e non solo, interessato allo sviluppo e al processo creativo e il loro percorso di crescita. Rap Sofà, CISIM Lido Adriano (RA) – Prima mostra in collaborazione con Tony Maccheroni; Sottocasa_22 – Sguardi in Camera “Narrazione e testimonianze dal quartiere”, esposizione e talk al campetto da basket della Gulli;  Fototeca Open Air, Fototeca Manfrediana, Faenza. Esposizione fotografica a cura di Aliy Soltan Toumi e Stand Up comedy di altri artisti;  Festival delle culture Almagia 2022 – Mostra collettiva a cura di Luca Gambi con immagini di giovani ragazzi immigrati della comunità di Ravenna.

La ravennate Nias Zavatta presente il percorso (A)SIMMETRIE APPARENTI, un progetto fotografico per sua natura tuttora in corso. Si tratta di una mappatura umana nel palcoscenico della Darsena: al centro ci sono i suoi abitanti che diventano qui puri volti decontestualizzati. I concetti di distanza, di appartenenza e di relazione mi hanno portato a riflettere – e in quanto fotografa, a visualizzare – delle simmetrie asimmetriche di volti in dialogo tra loro: sono nati così dei dittici che, ora per contrasto, ora per analogia, si completano entrando in relazione l’uno nell’altro. È proprio quel mosaico che da decenni colora i quartieri Darsena e Gulli a dar vita a fotogrammi in serie con al centro quei tratti somatici che ci contraddistinguono come popoli, come etnie, ma prima di tutto come essere umani. I volti, nel loro cercarsi dritto negli occhi, lasciano spazio all’attesa: e allora ecco quel vuoto che prepara al manifestarsi dell’altro che ci fa da specchio. Il risultato è una moltitudine di bocche, di capelli, di occhi lontani e differenti. Nel mezzo, lo spazio dell’incontro.

Nias Zavatta è nata a Ravenna nel 1989. Docente di lettere e una laurea umanistica alle spalle, da figlia di fotografi è cresciuta tra obiettivi, ritrattistica e fotografia di viaggio. In principio autodidatta, si sta formando mediante corsi e workshop con fotografi quali Sara Munari, Simona Ghizzoni e Giulio Di Sturco. Ora la sua ricerca fotografica sta percorrendo strade che intrecciano teatro, fotografia intima, ma soprattutto progetti di fotografia documentaria, sia su tematiche intrinsecamente legate al suo territorio, sia con uno sguardo rivolto all’altrove: al centro ritroviamo sempre l’essere umano in rapporto con i diversi aspetti del reale. Dal 2021 sta lavorando infatti ad un progetto di fotografia narrativa nel sud del Cile che intreccia antropologia e fotografia. Ha esposto in mostre collettive e personali, la più recente Paesaggi femminili, presso Palazzo Rasponi2 con il patrocinio del Comune di Ravenna. Ha visto alcuni suoi lavori pubblicati in riviste nazionali e straniere (Doho Magazine, Catologa Colectiva, Witness Journal) e dallo scorso anno collabora con l’agenzia DoogReporter.

Il progetto (A)SIMMETRIE APPARENTI ha vinto il terzo posto ex equo all’interno del concorso “Così lontano, così vicino” indetto dal Comune di Ravenna (2021). Esporrà il progetto fotografico Newen è donna e natura al Festival della Fotografia etica di Lodi, settembre – novembre 2023.

L’esposizione Fuori casa è prodotta con materiali deperibili, sarà visitabile nel tempo e come le condizioni, metereologiche, ambientali, tecniche, lo permetteranno.

Per informazioni: Sguardi in camera APS – Segreteria 351.9012185 – email sguardiincamera@gmail.com

Sottocasa_23 si avvale del contributo della Fondazione del Monte di Ravenna, Comune di Ravenna Assessorato al volontariato per Lavori in Comune – Magliette gialle, patrocinato dall’ Assessorato Politiche Sociali e abitative, in collaborazione con Acer Azienda Casa Emilia Romagna della Provincia di Ravenna, Centro Sociale La Quercia, Area territoriale Darsena, Fondazione Home Movies.